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Sculture dell' Artista Michele Circiello

Lucio Dalla e Michele Circiello: gli ultimi cantori delle Isole Tremiti

Nella più grande delle isole "diomedee", la verdissima e selvaggia SAN DOMINO, nella centralissima piazza Belvedere, da alcuni giorni campeggia un misterioso allestimento artistico, una "stele"di quasi tre metri che guarda il mare in una luce abbacinante... sullo sfondo di un cielo di perduta azzurrità:è l'ultima opera del celebre artista pugliese Michele Circiello, originario di Rocchetta S. Antonio(Fg), indiscusso cantore del Gargano e della mediterraneità, realizzata e donata ai tremitesi.

Leggi tutto...   Scritto da ROSARIO TISO   

Dal passato al futuro

Nel 2009 tre stele (metri 6 - metri 5,5 - metri 5) dal titolo " Dal passato al futuro" realizzate con diversi materiali (acciaio, intonachino, polvere di marmo, sabbie di fiume, colle, colori ) hanno trovato scenografica collocazione all'interno della cinta muraria del castello di Monte Sant'Angelo. (Foggia)

Il sole del Gargano

Nel 2008 un'opera di grandi dimensioni (m 9 x m 6), "Il sole del Gargano", realizzata con un mirabile sincretismo di tecniche e materiali (acciaio, pietra lavica maiolicata, tessere di mosaico in pasta vitrea, intonachino, polvere di marmo, sabbia di fiume, colle, colori), è stata collocata sulla facciata del "palazzo della cultura" di Vieste.

La leggenda di Cristalda e Pizzomunno ( VIESTE GARGANO )

Tanto tempo fa, dove adesso sorge una città, c’era solo un villaggio di capanne abitato da poveri pescatori e fra questi, alto e forte: un giovane di nome Pizzomunno. Nello stesso villaggio abitava Cristalda, una fanciulla bellissima dai lunghi capelli color del sole. I due giovani, come in tutte le favole, si amavano perdutamente e niente poteva separarli. Ogni giorno Pizzomunno, con la sua barca, affrontava il mare e ogni giorno le sirene, stupende fanciulle incantate dal suo sorriso, emergevano dalle onde e intonavano in suo onore dolci canti marini.
Queste creature erano come prigioniere dello sguardo di quel giovane pescatore e numerose volte gli avevano offerto l’immortalità se fosse divenuto il loro re e amante, ma Pizzomunno amava solo Cristalda e inutili erano state le offerte delle sirene.
Una delle tante sere in cui Cristalda e Pizzomunno erano andati ad attendere la notte sull'isolotto di fronte alla costa, le sirene prese da un eccesso di gelosia, aggredirono Cristalda e la trascinarono nelle profondità marine. Invano Pizzomunno rincorse la voce disperata dell’amata e il mattino successivo, i pescatori trovarono sulla spiaggia quel bianco scoglio che la leggenda dice essere il giovane Pizzomunno pietrificato dal dolore. Racconta ancora la leggenda che ogni 100 anni Cristalda torna dalle profondità marine a raggiungere il suo giovane amante e, per una notte sola, rivivono il loro antico amore.

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